top of page

La Scienza della Rigenerazione Sinergica:
Meccanismi d'Azione del Metodo NAT

Analisi dei Meccanismi d'Azione Nutraceutici e Topici per il Recupero della Funzione Cutanea

Rendering 3D di uno spaccato di pelle sana che illustra il risultato di un intervento sinergico: il derma mostra una rete di collagene densa e luminosa, mentre l'epidermide è liscia e compatta, a rappresentare il recupero della luminosità.

L'aspetto spento e opaco della pelle non è un difetto superficiale, ma il risultato di una crisi interna profonda che coinvolge sia il derma che l'epidermide. Nel cuore nascosto della pelle, il derma subisce la degradazione della sua rete di sostegno, il collagene, a causa di aggressori quotidiani come inquinamento, stress e raggi UV, che attivano "forbici invisibili" (ROS) in grado di frammentare il collagene stesso.

Questo porta i fibroblasti a ricevere meno segnali per produrre nuovo collagene, rendendo il rapporto degradazione/sintesi sfavorevole e la rete di collagene meno continua e compatta, con un effetto ottico di minore luce riflessa e un aspetto spento.

Parallelamente, l'elastina, colpita dagli stessi aggressori, viene riparata in modo caotico, perdendo la sua elasticità vitale e rendendo la pelle più piatta e spenta.
Anche il "serbatoio" di acido ialuronico si svuota a causa della mancanza di stimoli e ingredienti, rallentando la produzione di questa molecola spugna che trattiene l'acqua, con conseguente perdita di volume, turgore e una superficie meno liscia. I fibroblasti, le "fabbriche" cellulari, entrano in "modalità sopravvivenza" per carenza di energia e materie prime (come vitamina C, vitamine B, rame, magnesio), producendo meno collagene, elastina e acido ialuronico, e alimentando un'infiammazione silente che blocca la loro "intelligenza" rigenerativa.

In superficie, nell'epidermide, il ricambio cellulare rallenta significativamente, passando dai normali 28 giorni a 40 o più, a causa dei pochi messaggi e nutrienti provenienti dal derma.
Le nuove cellule nascono fragili e producono meno "cemento" naturale (ceramidi e acidi grassi) per una barriera cutanea compatta.
Questo indebolimento del "cemento" porta a una superficie ruvida, disomogenea, con maggiore perdita d'acqua transepidermica (TEWL) e una luce che si disperde anziché riflettersi uniformemente, spegnendo la naturale luminosità.

La soluzione a questa complessità risiede nella sinergia, un dialogo perfetto e intelligente tra l'interno e l'esterno, che costituisce il fondamento del Metodo NAT.

Questa strategia si basa su due principi fondamentali: il nutrimento profondo, che fornisce dall'interno i "mattoni" esatti e di altissima qualità necessari per la ricostruzione cellulare, e l'attivazione esterna, che invia "messaggeri" intelligenti per risvegliare le cellule e orchestrare una ricostruzione efficiente.

PRIMA PARTE:
La Ristrutturazione Interna del Derma

La vera trasformazione della pelle inizia dall'interno, attraverso il nutrimento che forniamo al nostro corpo. Questa azione interna mira a creare un ambiente cellulare sicuro e a fornire agli "architetti" della pelle i materiali essenziali per ricostruire la sua struttura dal profondo.

L'integrazione quotidiana di micronutrienti specifici è cruciale per fornire al fibroblasto antiossidanti, cofattori enzimatici, precursori energetici e lipidi funzionali, riavviando il "motore" dermico.

Controllo dello Stress Ossidativo e dei Processi Infiammatori

Per disarmare gli aggressori che mantengono i fibroblasti in uno stato di crisi, il Metodo NAT si avvale di un team di alleati indispensabili: Vitamina C, Omega 3, Zinco e Selenio.

La Vitamina C agisce come un potente antiossidante, neutralizzando direttamente le Specie Reattive dell'Ossigeno (ROS) e rinnovando il glutatione.
Coopera con la rame-/zinco-SOD e la glutatione-perossidasi (enzima selenio-dipendente) per contrastare lo stress ossidativo, il che si traduce in una minore attività delle Metalloproteinasi (MMP), un minore frammentazione del collagene e una riduzione del segnale pro-infiammatorio NF-κB.
La Vitamina C riduce il carico ossidativo che blocca la via p38-MAPK/p53 ed è cruciale per la protezione contro i danni UV e gli inquinanti.
Contribuisce inoltre a stabilizzare i mastociti cutanei, riducendo la degranulazione e il rilascio di istamina, ed è strategica in condizioni come l'orticaria cronica o il prurito idiopatico. In condizioni di stress cronico, la Vitamina C normalizza l'attività dell'asse HPA cutaneo, riducendo l'eccesso di corticosteroidi endogeni.

L'efficacia antiossidante della Vitamina C è ulteriormente potenziata dagli omega-3 e dagli oligoelementi.
Gli Omega 3 (EPA e DHA) sono fondamentali per modulare e risolvere l'infiammazione.
Generano mediatori pro-risolutivi come resolvine e protectine che spengono citochine infiammatorie come IL-6, IL-8 e TNF-α, riducendo la SASP (Senescence-Associated Secretory Phenotype) e l'autocontagio senescente. Essi fluidificano le membrane endoteliali e aumentano l'attività della eNOS (ossido nitrico sintasi endoteliale), migliorando il microcircolo.
Gli omega-3 e il magnesio sostengono internamente il recupero cellulare, potenziando la risposta immediata anti-fatica cutanea.
Contribuiscono inoltre alla regolazione immunitaria, aumentando la tolleranza e riducendo la reattività cutanea. La loro azione si estende al contrasto degli effetti negativi del cortisolo cronico, aumentando la resilienza cutanea allo stress.

Lo Zinco è un oligoelemento chiave che riduce il carico ossidativo che mantiene bloccata la via p38-MAPK/p53. Rinforza l'immunità cutanea, controlla l'acne e le dermatiti, e regola la produzione sebacea, essendo fondamentale per la cicatrizzazione.
La sua azione antinfiammatoria e seboregolatrice è potenziata dalla sinergia con la Vitamina C e gli omega-3. Il Selenio, come cofattore della glutatione-perossidasi, coopera direttamente con la Vitamina C per neutralizzare i ROS.
Protegge la pelle dallo stress ossidativo e potenzia le difese immunitarie locali, risultando cruciale contro i danni UV e le dermatiti croniche, soprattutto in sinergia con gli omega-3 e le vitamine E e C.
Questo team di nutrienti agisce come una squadra di sicurezza d'élite che neutralizza gli aggressori, calma l'infiammazione e trasforma il derma in un cantiere sicuro, pronto a ricostruire.

Supporto alla Neosintesi della Matrice Strutturale

Per affrontare il problema della "rete di sostegno" che cede e del "serbatoio d'acqua" che si svuota, il Metodo NAT fornisce i materiali essenziali agli "architetti" della pelle, ovvero i fibroblasti.
Vitamina C, Rame, Silicio, Magnesio e Manganese, insieme a specifiche Vitamine del gruppo B, agiscono come una squadra di costruttori di alta precisione.

La Vitamina C, in sinergia con il ferro, è un cofattore insostituibile di prolil- e lisil-idrossilasi, enzimi cruciali per la nuova sintesi e la corretta reticolazione di collagene ed elastina, garantendo fibre lunghe, elastiche e otticamente uniformi. Attiva la trascrizione dei geni COL1A1/COL1A2 nei fibroblasti, potenziando la struttura dermica.
La Vitamina C è necessaria anche per la maturazione delle fibre di collagene; una sua carenza produce collagene debole e una cicatrizzazione lenta. Essa stimola la produzione di collagene di tipo III, essenziale per l'elasticità e l'integrità vascolare. Inoltre, la Vitamina C inibisce l'attività dell'enzima ialuronidasi, proteggendo l'acido ialuronico endogeno e stimolandone contemporaneamente la sintesi.

Il Rame attiva la lisil-ossidasi, che forma i ponti crociati fondamentali per la stabilità di collagene ed elastina. Regola anche l'angiogenesi e la melanogenesi, migliorando cicatrici e discromie cutanee. La sua azione è potenziata dalla Vitamina C e dal Magnesio.

Il Silicio facilita l'assemblaggio tridimensionale di collagene ed elastina e stabilizza la matrice di glicosaminoglicani (GAGs) e acido ialuronico (HA). Sostiene la sintesi della matrice extracellulare (ECM), migliorando la compattezza e il turgore cutaneo, ed è essenziale per una pelle elastica e tonica. Il Magnesio è un cofattore fondamentale per le glicotransferasi che polimerizzano HA e altri GAGs. Contribuisce alla sintesi di ATP e stabilizza tutti i complessi ATP-dipendenti. Regola la sintesi di ATP, collagene ed elastina, e controlla l'infiammazione cutanea, prevenendo la pelle spenta e lenta nel recupero. Stimola la sintesi di collagene e protegge l'elastina, migliorando la struttura e la resistenza dermica.

Il Magnesio è un cofattore essenziale in oltre 300 reazioni enzimatiche, cruciale per la vitalità tissutale, e un suo deficit può rendere la pelle refrattaria ai trattamenti.

Il Manganese è anch'esso un cofattore delle glicotransferasi per HA e GAGs. Riduce il carico ossidativo sulla via p38-MAPK/p53 e attiva gli enzimi del collagene, migliorando l'elasticità e la resilienza dermica.

Le Vitamine del gruppo B svolgono ruoli complementari: B1 e B9 producono i nucleotidi zuccherini (UDP-GlcUA, UDP-GlcNAc) di partenza per GAG e HA. B2, B3 e B6 aumentano la produzione di NAD(P)H e ATP necessari ai fibroblasti per tradurre il gene COL1A1 in proteina stabile, facendo tornare le fibre lunghe, elastiche e otticamente uniformi.
Le Vitamine B, in particolare B6, B9 e B12, sono cruciali per la sintesi strutturale, la modulazione dell'infiammazione e il controllo del sebo.

Quando la sintesi riparte grazie a questi nutrienti, la matrice dermica si re-idrata e ricrea quei micro-spazi che diffondono la luce, restituendo turgore e pienezza.

Ottimizzazione del Metabolismo Energetico Fibroblastico

Il problema delle "fabbriche" dei fibroblasti in crisi per mancanza di energia e materie prime è risolto attraverso una riaccensione dei loro motori.

Le Vitamine del gruppo B, il Fosforo, il Magnesio, il Ferro e, se presente, il Coenzima Q10, agiscono per riattivare il metabolismo energetico dei fibroblasti.

Le Vitamine B1-B5 facilitano il ciclo di Krebs e la fosforilazione ossidativa, processi centrali per la produzione di energia cellulare.
La Tiamina (B1) in particolare è un cofattore essenziale della piruvato deidrogenasi, supportando la produzione di energia nei mitocondri di fibroblasti e cheratinociti, risultando strategica per pelli a metabolismo rallentato o stanche.
La Riboflavina (B2) è precursore del FAD, un cofattore chiave per la glutatione reduttasi, enzima fondamentale nella rigenerazione del glutatione ridotto (GSH), supportando la detossificazione dermica.
La Niacinamide (B3) sostiene il NADPH, necessario per la sintesi di acidi grassi e ceramidi nei cheratinociti, rinforzando l'epidermide dall'interno.
Il Pantenolo (B5) è precursore del coenzima A, essenziale per la sintesi di acidi grassi a lunga catena e lipidi di barriera. L'integrazione di vitamine del gruppo B e magnesio ottimizza la produzione energetica mitocondriale interna, amplificando il boost energetico epidermico.

Il Fosforo entra direttamente nella struttura dell'ATP, la molecola energetica cellulare.
Il Magnesio stabilizza tutti i complessi ATP-dipendenti e supporta la sintesi proteica e il metabolismo energetico, favorendo il turnover e la rigenerazione cellulare. Essendo un cofattore in oltre 300 reazioni enzimatiche, il Magnesio è chiave per la vitalità tissutale.
La Vitamina C rigenera il Coenzima Q10 dalla forma ossidata a quella attiva (ubichinolo), fondamentale per la produzione mitocondriale di ATP.

Il Ferro ottimizza l'emoglobina, garantendo che più ossigeno e nutrienti arrivino al derma, riducendo il colorito grigiastro. Grazie a questa riattivazione metabolica, il fibroblasto abbandona la "modalità risparmio" e torna a produrre proteine e GAGs, riducendo anche l'infiammazione di basso grado e riaprendo il microcircolo.

SECONDA PARTE:
L'Attivazione Esterna e il Dialogo Cellulare

Una volta che il derma è ben nutrito, ossigenato e metabolicamente attivo, esso invia di nuovo ai cheratinociti segnali vitali come TGF-β, IGF-1 e VEGF, oltre a fattori antiossidanti.
Per recuperare compattezza e luminosità, l'epidermide necessita di un aiuto "diretto" dall'esterno attraverso formulazioni veicolate che penetrino fino allo strato basale senza rimanere solo in superficie.

Questi attivi cosmetici intervengono e "dialogano" con il derma attraverso la comunicazione paracrina, un meccanismo in cui le cellule si scambiano segnali biochimici, orchestrando un rimodellamento coordinato.

Ottimizzazione Energetica e Supporto Strutturale Immediato

Per ricaricare le cellule di energia e levigare la superficie cutanea, il Metodo NAT impiega Revitalin (glicoproteine bio-fermentate) e Proteine della Mandorla.

Revitalin agisce come una ricarica di energia pura (ATP) per i cheratinociti. Queste glicoproteine imitano i complessi di membrana dei lieviti, legandosi ai recettori dei cheratinociti e aumentando l'ingresso di glucosio e ossigeno intracellulare, con un'impennata di ATP. Un metabolismo ossidativo più efficiente riduce i ROS locali e lascia spazio ai segnali pro-differenziamento inviati dal derma. I cheratinociti più "energici" completano la propria maturazione in 28-30 giorni anziché 40, producendo corneociti regolari e ricchi di NMF.
Revitalin stimola l'attivazione di AMPK e il rilascio di IL-1α e HB-EGF, messaggeri che attraversano la lamina basale, agganciano i recettori sui fibroblasti e aumentano la secrezione di TGF-β1 e KGF-2. Il TGF-β1 riaccende la sintesi di collagene, mentre il KGF-2 ritorna all'epidermide accelerando la proliferazione basale, creando un ciclo positivo cheratinocita → fibroblasto → cheratinocita che riduce i tempi di turnover e rende lo strato corneo più compatto. Revitalin offre un rapido recupero energetico post-stress, mantiene la pelle luminosa, accelera l'eliminazione delle tossine, favorisce la biogenesi mitocondriale, stimola l'espressione di geni protettivi (SOD2, UCP2, ATP5A), e potenzia la produzione di peptidi antimicrobici.

Le Proteine della Mandorla sono polipeptidi con affinità per le cheratine superficiali. Formano un micro-reticolo invisibile che leviga istantaneamente la superficie, riempiendo micro-avvallamenti e sigillando gli spazi intercellulari, per un effetto "tensore" e setoso immediato.
Questi peptidi penetrano parzialmente, agendo anche come ligandi per i recettori integrinici delle cellule basali, potenziando il "grip" sulla lamina propria e stabilizzando la giunzione dermo-epidermica. Il risultato è una superficie otticamente più regolare già dopo pochi giorni di applicazione, mentre si completa la ristrutturazione profonda.
La loro azione, legandosi alle integrine α₆β₄ dei cheratinociti basali, innesca una cascata FAK–Src che accelera la traduzione di filaggrina e involucrina, consolidando il guscio dei corneociti.
La stimolazione integrinica invia verso il basso laminina-332 neo-sintetizzata, rafforzando la giunzione dermo-epidermica. I fibroblasti, percependo la rinnovata tensione della lamina, rilasciano IGF-1 che ritorna al basale e accelera ulteriormente la mitosi.
Esse supportano il microbiota, rinforzano la coesione cellulare, offrono azione antiossidante e lenitiva, e promuovono la rigenerazione epidermica post-procedure.

Rinforzo della Barriera Lipidica e Meccanismi di Protezione

Per proteggere e ricostruire la barriera cutanea, l'Estratto di Noce (Juglans regia) è un alleato chiave. I polifenoli, ellagitannini e fitosteroli presenti nell'estratto agiscono su due fronti.
Da un lato, proteggono i lipidi intercellulari dall'ossidazione, impedendo che si irrancidiscano e rompano la barriera. Dall'altro, inducono l'espressione di PPAR-α nei cheratinociti, riattivando l'enzima serina-palmitoil transferasi e aumentando la produzione di ceramidi.
Mentre la barriera lipidica si ricostruisce, la TEWL (perdita d'acqua transepidermica) cala e l'acqua proveniente dal derma rimane nello strato corneo; la superficie diventa più liscia e riflette la luce in modo omogeneo.
L'Estratto di Noce attiva la via Nrf2 nei cheratinociti, aumentando la produzione endogena di enzimi antiossidanti come il glutatione e gli enzimi detossificanti. Nrf2 spinge la cellula a rilasciare micro-vescicole cariche di miR-29 e miR-200c.
Questi micro-RNA "volano" nel derma, silenziando le metalloproteinasi e abbassando la componente infiammatoria SASP. Questo stabilizza la matrice extracellulare, e i fibroblasti, meno ossidati, rispondono rilasciando VEGF (fattore di crescita dell'endotelio vascolare) che amplia il microcircolo. Un miglior microcircolo significa un maggiore apporto di nutrienti di ritorno all'epidermide, che a sua volta porta a una rapida riformazione della barriera lipidica.

L'estratto di Noce modula l'infiammazione (NF-κB) riducendo i mediatori infiammatori e promuovendo citochine lenitive come IL-10 e TGF-β, rendendolo adatto per pelli sensibili o irritate.

L'integrazione di omega-3 e magnesio riduce il background infiammatorio sistemico, potenziando l'efficacia dell'estratto di noce.
I composti polifenolici della noce influenzano anche l'espressione genica attraverso la modulazione delle sirtuine e di microRNA cutanei, agendo sulla longevità cellulare. Inoltre, la melatonina vegetale presente nell'olio di noce interagisce con i recettori MT1/MT2, stimolando la rigenerazione notturna.

Attivazione dei Circuiti di Idratazione e Segnalazione Paracrina

Per creare un circuito virtuoso di idratazione, l'Acido Ialuronico (HA) ad alto e basso peso molecolare è l'alleato chiave. Le frazioni ad alto peso molecolare (> 1 MDa) rimangono più in superficie, formando un microfilm igroscopico che limita immediatamente la perdita d'acqua transepidermica (TEWL).

Questo film agisce come una barriera protettiva contro la perdita d'acqua e gli stress ambientali. Le catene più corte (50-150 kDa), veicolate in liposomi o nanodispersions, attraversano gli strati vitali e si legano ai recettori CD44 dei cheratinociti.
L'attivazione di CD44 accende la sintesi endogena di HA e di filaggrina, regolando il calcio intracellulare. Inoltre, per via paracrina, l'attivazione di CD44 stimola i fibroblasti sottostanti a produrre nuovo HA dermico, chiudendo lo scambio di segnali "derma-epidermide" in un circuito virtuoso idratante.
Le catene corte di HA, legando CD44, attivano HAS-2 e COX-2: il primo produce nuovo HA endogeno, il secondo induce una piccola onda di prostaglandine che richiama fibroblasti e aumenta la loro produzione di HA dermico.

In parallelo, l'alta densità d'acqua generata dai pesi molecolari superiori spinge meccanicamente le cellule basali; i fibroblasti "sentono" la trazione via integrine e rispondono con CTGF (connective tissue growth factor), potenziando la neosintesi di collagene.
Questo è un circuito idratante-meccanico che si auto-alimenta. L'HA a basso PM calma rapidamente l'infiammazione superficiale, migliorando l'aspetto cutaneo, e bilancia finemente citochine pro- e anti-infiammatorie, riducendo i danni da infiammazione cronica.
L'effetto lenitivo e antinfiammatorio dell'HA è potenziato dalla presenza di omega-3 e magnesio. L'HA forma inoltre un microambiente idratato che riduce l'attività delle MMP, enzimi che degradano collagene e GAG, stabilizzando la matrice extracellulare.

La sua capacità chelante può legare metalli pesanti e radicali liberi localizzati, proteggendo dal particolato ambientale. L'efficacia dell'HA è strettamente dipendente dalla presenza di micronutrienti interni adeguati come Vitamina C, B3/B5, oligoelementi e omega-3, confermando la necessità di un'integrazione completa per risultati stabili.

Conclusione: Dalla Sinergia Meccanicistica all'Omeostasi Funzionale

Il Metodo NAT ripristina l'armonia tra gli elementi della pelle, dove il derma, ora ben nutrito, fornisce nutrienti, ossigeno e stimoli anabolici costanti, e l'epidermide, stimolata dagli attivi topici, sfrutta questo supporto e riprende a funzionare al ritmo corretto.

I cheratinociti ritrovano la loro "tabella di marcia" fisiologica: si dividono al ritmo corretto, sintetizzano uno scheletro proteico robusto, rilasciano lipidi barriera completi e si desquamano con sincronia.
Il cuore di questa trasformazione risiede nella comunicazione paracrina, riattivata in modo mirato dagli attivi topici. Revitalin, HA multipeso, estratto di noce e proteine di mandorla non agiscono solo come idratanti o filmogeni; ognuno attiva messaggi paracrini specifici – IL-1α, HB-EGF, miR-29, VEGF, KGF-2, CTGF, IGF-1 – che passano dall'epidermide al derma e viceversa.

Questa rete di segnali orchestra un rimodellamento coordinato: il derma, già nutrito dagli integratori, fornisce "materia prima" e fattori anabolici, mentre l'epidermide, stimolata dagli attivi, riprende a funzionare al ritmo corretto. Il derma rinutrito fornisce nutrienti, ossigeno e stimoli anabolici costanti.

La Vitamina C, Omega 3, vitamine del gruppo B e un pool mirato di minerali "riaccendono" il derma. Essi ripristinano l'equilibrio redox, silenziando le MMP, favoriscono la nuova sintesi e corretta reticolazione di collagene ed elastina, riforniscono glicosaminoglicani e acido ialuronico, riattivano metabolicamente i fibroblasti, migliorano il microcircolo e ricostruiscono i lipidi della barriera epidermica.
Con un protocollo costante di applicazione bi-giornaliera degli attivi ben veicolati e una supplementazione nutrizionale continua, i test strumentali mostrano in 6-8 settimane una significativa riduzione della TEWL, un aumento dell'indice L* (luminosità) e una grana cutanea più fine all'analisi profilometrica.

Nel giro di 10-14 giorni, la TEWL scende per la ricostruzione della barriera lipidica.
Verso le 4-6 settimane, il turnover epidermico torna a 28-30 giorni, con corneociti più giovani che riflettono la luce in modo omogeneo e un colorito più fresco.
Tra 8 e 12 settimane, la fotonica paracrina di collagene, elastina e HA si traduce in un derma con maggiore spessore ecografico, un indice L* più alto e un "glow" uniforme. Il risultato percepito non è un miglioramento temporaneo, ma la trasformazione da pelle spenta e disidratata a pelle compatta, idratata e luminosa, sostenuta da un duplice intervento – interno e topico – che mantiene acceso il dialogo cellulare. L'acqua portata su dal rinnovato HA dermico resta intrappolata da uno strato corneo integro; le micro-scaglie scompaiono e la luce incontra una superficie compatta, idratata e leggermente tesa.

Questo è il motivo per cui l'incarnato torna a essere uniforme, luminoso e visibilmente "più sano", senza zone lucide o opache "a macchia di leopardo".
La luce, finalmente, incontra una superficie liscia e piena di vita, riflettendosi in modo armonioso.
Questa è la vera trasformazione del Metodo NAT: non una pelle "coperta", ma una pelle che torna a brillare con la sua stessa luce

I TUOI ACQUISTI

ASSISTENZA

  • Disclaimer: Le informazioni e i consigli forniti su questo sito sono destinati esclusivamente a scopo informativo e non devono essere considerati come sostituti del parere medico professionale, della diagnosi o del trattamento. Consultare sempre un medico o un altro professionista sanitario qualificato per qualsiasi domanda riguardante una condizione medica o prima di intraprendere qualsiasi cambiamento nella dieta, nell'attività fisica o nel regime di integrazione.

  • Tutti i contenuti presenti su questo sito, inclusi testi, immagini, grafica e altro materiale, sono di proprietà esclusiva di BioMondo e sono protetti dalle leggi sul diritto d'autore e sulla proprietà intellettuale, in particolare dal D.Lgs. 30/2005 (Codice della Proprietà Industriale) e dalla Legge 22 aprile 1941 n. 633 (Legge sul Diritto d'Autore). Qualsiasi utilizzo non autorizzato, copia, riproduzione, distribuzione, modifica o appropriazione illecita di tali materiali è severamente vietato e verrà perseguito a norma di legge.

Logo Robyshop: albero stilizzato, cosmetici naturali

Robyshop è un marchio Biomondo

Corso Francia 107, Torino

Italy

P.IVA: 10739210010

011/0360927 Whatsapp: 333/2226202

info@robyshop.shop

bottom of page